Quando parli delle tue emozioni, anche tu le classifichi in “positive” e “negative”?
E quando parli di energia?
Queste locuzioni fanno ormai parte del linguaggio comune, e si sentono sempre più spesso anche in contesti non strettamente connessi al benessere o alla spiritualità. Anzi, sono talmente diffuse che, senza nemmeno rendertene conto, anche tu hai sicuramente già creato un catalogo di cose “positive” e “negative” dentro di te.
Ad esempio: cosa accade se ti chiedo di pensare ad un’esperienza negativa?
L’hai già individuata?
Sono certo che una parte di te ti abbia suggerito qualcosa…
E se ti chiedessi di pensare a un’emozione negativa?
A quale hai pensato?
Rabbia? Sofferenza? Ansia? Dolore? Paura?
Forse a un bel mix di tutte queste!
Classificare le emozioni e le esperienze con le etichette “positivo” e “negativo” è diventato consuetudine: lo fai in modo automatico, senza soffermarti sul significato reale di queste parole.
Tutto ciò che è sgradevole viene considerato negativo, tutto ciò che è piacevole viene considerato positivo.
Almeno fino a quando non si accende la lampadina della consapevolezza!
Il mio obiettivo è farti notare come questo schema-pensiero ti induca, inconsapevolmente, a giudicarti e a esacerbare l’impressione che hai delle tue stesse esperienze.
Emozioni positive o negative: il classificatore biologico
Devi sapere che, anche a livello biochimico, la scelta delle parole con cui ti esprimi è molto importante.
Infatti la tua amigdala funziona proprio come un classificatore: attribuisce ad ogni stimolo, sia esterno sia interno, un significato emotivo, indipendentemente dal fatto che tali stimoli siano reali o immaginati.
Ogni volta che pensi “sgradevole = negativo”, il tuo sistema neurovegetativo ed endocrino memorizza questa associazione inducendoti a percepire in modo sempre più negativo tutto ciò che è sgradevole.
Perciò cosa accade?
Ne deriva che, con il passare del tempo, percepirai un’esperienza sgradevole in modo sempre più… negativo!
Mentre ciò che è stato molto piacevole si trasformerà facilmente in un’ideale da raggiungere, un risultato da replicare con un’aspettativa sempre crescente, e quindi frustrante.
Insomma, in un modo o nell’altro, stai esercitando uno schema tossico, che ti induce a credere che ci siano emozioni giuste e sbagliate, esperienze giuste e sbagliate. Quando vivi un’esperienza sgradevole e la classifichi come “negativa”, una parte di te registra l’informazione: “io sono sbagliato”.
Adesso rovesciamo il paradigma, e facciamo un po’ di chiarezza…
Emozioni positive o negative: cambio di paradigma
Come essere umano, vivi di emozioni.
Le emozioni non sono né giuste né sbagliate. Non sono né positive né negative.
Esse ti raccontano della tua personale percezione di un evento, un’interpretazione che è totalmente soggettiva e unica.
Ti parlano di te, di ciò che credi, di ciò che desideri, di ciò di cui senti il bisogno, di ciò che è giunto il momento di lasciare andare.
Le emozioni sono sempre giuste, e quindi sono sempre positive, anche quando sono sgradevoli, perché sono funzionali a qualcosa: ti raccontano storie diverse, fatte di cose che è bene valorizzare, e di altre che sarebbe meglio cambiare o migliorare. Sono la tua bussola interiore, la tua guida in questo cammino che chiamiamo Vita.
La prossima volta che qualcuno ti chiede di pensare a un’esperienza positiva o negativa, tu fermati.
Fermati e rifletti: non c’è nulla di sbagliato in te, tutto è giusto ed è funzionale a qualcosa.
Prova a sostituire quelle parole, “positivo” e “negativo”, con termini più idonei, come “piacevole” e “spiacevole”.
Cosa cambia in te?
Ti senti in modo diverso?
Percepisci reazioni diverse nel tuo corpo o nella tua mente?
Magari puoi condividere queste riflessioni con la persona che ti ha posto quella domanda, donando anche a lei l’opportunità di diventare consapevole e smettere di giudicarsi per le proprie emozioni.
Ti invito a spingerti ancora oltre: puoi comprendere cosa vogliono dirti le tue emozioni, e compiere le piccole rivoluzioni che la Vita ti chiede.
Questo è il tuo potere.
E ti assicuro che è immenso!
Se desideri approfondire questo argomento e saperne di più sul significato profondo delle tue emozioni, leggi l’articolo “Inconscio: la voce dell’Anima”. Per altre informazioni contattami.