Ho conosciuto Elena un po’ di tempo fa.
Trovò il mio contatto su un post che qualche cliente condivise sui social network.
Elena ha il cancro in stadio avanzato, con metastasi nelle ossa.
Oltre a seguire le terapie oncologiche, nel corso degli anni ha sperimentato alcuni trattamenti energetici, ma non si è mai cimentata in un vero e proprio percorso interiore.
Quando mi chiama per prendere informazioni, mi chiede: “puoi darmi la guarigione?”
Un po’ stupito, un po’ scioccato, rispondo in modo provocatorio: “guardo se ne ho ancora un po’ in dispensa, ma temo di averla esaurita; eventualmente, posso guidarti nel creare tu la tua guarigione, sei disposta ad imparare?”
Elena non ride. Ma coglie la provocazione e comincia il suo percorso insieme a me.
Le prime sessioni sono tutte incentrate sulle resistenze: è abituata a delegare la responsabilità agli altri, si aspetta che la guarigione provenga dall’esterno e non da se stessa (dal medico, dal farmaco, dalla terapia, dall’operatore, anche da me).
Ha paura del mio metodo.
Ha paura del cambiamento.
Ha paura di fallire.
Ha paura di assumersi la responsabilità della propria malattia.
Agiamo con le Tecniche di Trasmutazione su paure e resistenze finché, senza nemmeno accorgersene, Elena improvvisamente riesce a lasciarsi andare.
Comincia a comprendere di aver sempre evitato di affrontare il suo disagio, di cui la malattia è solo portavoce, e sceglie finalmente di impegnarsi con se stessa per la propria guarigione.
A questo punto proseguiamo su due fronti.
Con le Tecniche di Trasmutazione ricerchiamo la causa emotiva del suo disagio: Elena porta con sé un bagaglio di esperienze mai elaborate e di comportamenti distruttivi; il suo tumore è nato per mostrarle cosa non va, e la chiama al cambiamento.
Contemporaneamente, tramite tecniche avanzate di PNEI, induco l’autodistruzione delle cellule tumorali nel suo corpo (apoptosi) e riprogrammo il sistema immunitario affinché i tessuti possano rigenerarsi più rapidamente.
A distanza di quattro mesi dal primo appuntamento, alla visita di controllo, l’oncologo di Elena resta di stucco: le metastasi si sono “inspiegabilmente” ritirate!
Il percorso di Elena non è ancora finito. Anzi, è appena cominciato!
Il cambiamento che ha scelto la porta a modificare il suo stile di vita, dall’alimentazione alle relazioni.
Ma adesso è consapevole di avere in mano il potere di guarire, e anche la responsabilità di utilizzarlo.