Guarire o curare?
Esiste una differenza tra questi due termini?
Se andiamo a guardare la loro origine etimologica, non è possibile riconoscerne la vera essenza.
Questi due vocaboli, infatti, hanno significati simili, sia perché possiedono entrambi origini molto lontane, sia per la loro resistenza ai mutamenti linguistici della storia.
Tuttavia hanno acquisito ciascuno sfumature differenti, specie negli ultimi decenni in cui la medina allopatica ha trasformato completamente le abitudini in tutto il mondo riguardo il “prendersi cura di sé”.
Per questo articolo mi soffermerò proprio su quelle sfumature, culturali e sociali, che oggi è possibile osservare di queste due parole.
Guarire o curare?
Il termine “Cura” richiama la medicina allopatica, la visita medica, la diagnosi, il trattamento del sintomo.
Chiamiamo “cura” la terapia prescritta dal medico, la posologia farmacologica, i trattamenti ospedalieri, e tutto ciò che ha lo scopo di far passare o alleviare un disturbo, un fastidio, un sintomo.
“Guarigione” porta allo “stare meglio”, non solo dai malesseri fisici ma anche da quelli emotivi. Infatti, si parla di: guarire dalle dipendenze, dalla rabbia, dalla sofferenza.
Chi utilizza il termine “guarigione”, generalmente parte dal presupposto che ogni malessere è la rappresentazione fisica di un disagio emozionale. Da qui deriva che, se non si affronta quel disagio, il sintomo fisico ad esso collegato ritornerà, o cambierà, senza mai andarsene per davvero.
Ti riporto un esempio: il mal di testa…
- si cura prendendo un antidolorifico, cioè un farmaco che agisce sul sintomo del dolore e fa stare meglio nell’immediato o in un tempo breve;
- si guarisce attraverso la comprensione e la risoluzione di ciò che lo provoca (stress, cattiva alimentazione, poche ore di riposo, il non voler affrontare qualcosa, ecc.).
Quando si affronta la guarigione di un malessere non è escluso l’utilizzo del farmaco; tuttavia, lo scopo principale è sempre risalire all’origine del disagio. Perciò è parte integrante del processo di guarigione effettuare sessioni di consapevolezza, meditare, fare esercizio fisico, migliorare l’alimentazione, ricevere trattamenti che allevino il sintomo ma che favoriscano anche tutti i processi fisiologici del corpo e della mente (dai un’occhiata a questa pagina).
Per guarire, è prioritario prendere consapevolezza di ciò che si sta vivendo e delle convinzioni o dei traumi che si ripercuotono sul proprio benessere, sia fisico che emotivo.
Ogni malessere fisico rappresenta un messaggio del tuo inconscio che, attraverso il dolore o il fastidio, ti dice che qualcosa deve essere cambiato.
La guarigione è anche “olistica”, nel senso che comprende tutte le metodologie ed è orientata al benessere dell’essere umano nella sua interezza.
Guarire o curare?
Queste sono le sfumature che, in quest’epoca particolare, si possono osservare dei due termini: guarire e curare.
Avevi mai riflettuto sul significato che la società attribuisce a queste parole?
Tu in quale modo scegli di prenderti cura di te?
Se desideri approfondire, leggi anche questo articolo: “Inconscio – la voce dell’Anima”.